COS’È IL REDDITO ENERGETICO

Il reddito energetico è un sostegno economico destinato alle famiglie in condizione di disagio economico per la realizzazione di impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo. La misura è finanziata dal Fondo Nazionale per il Reddito Energetico che ha un importo pari a 200 milioni di Euro per le annualità 2024 e 2025.

A CHI SPETTA?

Il reddito energetico è riconosciuto alle persone fisiche che appartengono a nuclei familiari con ISEE inferiore ai 15.000 euro o a 30.000 euro in caso di 4 o più figli a carico. Ogni singolo beneficiario può fare richiesta per l’agevolazione solo una volta e ottenere il relativo beneficio una sola volta.

COME FUNZIONA IL REDDITO ENERGETICO?

Il reddito energetico prevede l’erogazione “a domanda” di un contributo economico che per gli aventi diritto che realizzano un impianto di energia green per l’autoconsumo. Tale misura sarà coordinata dal Gestore Servizi Energetici (GSE) che ne definirà il funzionamento tramite un regolamento da pubblicare entro marzo 2024.

LE RISORSE

Il Fondo del reddito energetico è di natura rotativa e mette a disposizione per le annualità 2024 – 2025 complessivi 200 milioni di euro da destinare alle Regioni che gestiranno direttamente la misura. Le risorse saranno ripartite secondo i seguenti criteri:

80.000.000 di euro destinati alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;

20.000.000 di euro assegnati alle restanti Regioni o Province autonome.

INTERVENTI E IMPRESE

Gli impianti devono essere realizzati sulle coperture dei fabbricati e delle relative pertinenze oppure su aree e spazi pertinenziali di proprietà del beneficiario. Oltre alle spese di installazione saranno finanziate anche quelle di gestione degli impianti che dovranno essere monitorati e manutenuti periodicamente e coperti da polizza multirischio per almeno dieci anni.

QUANDO SARÀ OPERATIVO IL REDDITO ENERGETICO?

Il Reddito Energetico sarà operativo probabilmente nel 2024 e coprirà gli anni 2024 e 2025, considerato che lo stanziamento dei fondi ha una durata biennale. L’agevolazione risulta confermata – per ora – dalle novità della Legge di Bilancio 2024.

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