La crisi innescata dal Covid-19 è sicuramente un evento epocale che trova analoghi effetti nelle guerre mondiali o nelle grandi pandemie.
Il lockdown ha coinvolto negativamente il tessuto economico, produttivo e sociale del nostro Paese e della nostra regione. Questa nuova realtà impatta fortemente sulle economie più evolute, ma all’interno di esse a subire gli effetti moltiplicatori della crisi sono le aree più fragili. Nel meridione del Paese, infatti, l’impatto è ancora più forte perché proprio la struttura fragile dell’economia, esemplificata dalla quota più ampia di lavoratori indipendenti (26,5% sul totale degli occupati), determina un maggior impatto sull’intero sistema economico.

La Campania adotta, sulla base di tali premesse, un Piano di emergenza che si basa su misure integrate e su larga scala incentrate su quattro pilastri:
– protezione sociale alle fasce più fragili della popolazione;
– sostegno alle microimprese che operano nei settori maggiormente colpiti dai provvedimenti di lockdown ed ai professionisti/lavoratori autonomi;
– protezione dei lavoratori;
– sostegno alle politiche abitative
.

La regione Campania vara, dunque, il proprio Piano per l’emergenza socio-economica, che fornisce risposte alla crisi nell’immediato, mediante la mobilitazione di più di 900 milioni di euro di fondi comunitari, nazionali regionali, che vanno a finanziare le specifiche misure di sostegno riportate nella tabella che segue.

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